IL GUSTO E' RELAZIONE E CONSAPEVOLEZZA

lunedì 20 aprile 2020

CONSAPEVOLEZZA- QUINTA LEZIONE TERZO LIVELLO

La 5° lezione del corso di terzo livello, esercizi di Analisi Organolettica Relazionale (AOR), e' andata così.

-Champagne Henriot Cuvée Hemera 2005

E' una di quelle giornate di lavoro impegnative, devo mettermi l'abito, quello bello. La forma conta oggi per presentarsi in un ambiente serioso dove la diplomazia e' l'arma vincente.
Mi faccio coraggio ed affronto da spettatore la convention. L'ambiente e' reso elegante da un perlage fine e persistente. Ascolto attentanente e rimango spiazzato da un tentativo confuso e un po' troppo vintage di declinare una terziarizzazione in corso che si manifesta con un inizio di ossidazione del frutto per continuare con incursioni di funghi e noce. Il soffio di una acidita' tagliente e di una mineralita' non ostentata tentano di snellire il discorso, ma il tentativo risulta goffo. Il persistere dei due registri slegati tra di loro abbassa la mia soglia di attenzione ed immagino la stessa scena tra qualche anno con un'audience piu' attempata conforme ad una maggior terziarizzazione e minor freschezza consolata al buffet da un risotto ai funghi. Sorrido e gentilmente mi congedo.

-Ottavio Grignolino Cascina Tavijn

Quando incontri Ottavio e' sempre come te lo ricordavi. L'eterno adolescente contadino. A tratti grezzo, spigoloso, umorale, ma sempre giovane spensierato, leggero. Appena ti vede, lo sai, vieni invaso dalla sua voglia di vivere ma ti riversa addosso anche i suoi problemi. Nel bicchiere subito si alternano, a tratti sfacciatamente, la parte floreale, il tannino, l'acidita'
ed un leggero brett. Poi ti siedi di fianco a lui, lo ascolti, gli dai dei consigli e se tocchi le corde giuste si apre e diventa un compagno ideale per le scampagnate e le serate estive, quelle spensierate, lasciandoti un buon ricordo.

-Weissburgunder Vom Muschelkalk 2017 Weingut Abraham
-Chassagne Montrachet 2015 Bouchard Père & Fils
-Echezeaux 2015 Bouchard Père & Fils

In classe a scuola ci sono gli immancabili compagni di classe "secchioni", quelli che non sbagliano mai. Mai una sbavatura, mai un errore eccessivo. Una precisione se vogliamo anche monotona che non si concede mai un eccesso o una distrazione, nemmeno nei voti. La parola d'ordine e' abbastanza. Abbastanza fresco, abbastanza fruttato, abbastanza minerale, abbastanza lungo, abbastanza speziato. Tipica di una costruzione e mano in cantina da "secchione" troppo preoccupata a conformare il vino al suo varietale e al suo luogo.
Lungo la beva sono sempre uguali a se stessi e la monotonia prende sempre più il sopravvento. Vini consegnati alla solitudine di una mediocre perfezione senza nessuno slancio che li renda unici.
Didattici, scolastici.

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