Questi due giorni di Pasqua e Pasquetta sono stati anche l'occasione
per incontrare bottiglie lasciate tempo or sono nella cantina della casa
in montagna, luogo pieno di ricordi di infanzia che ritempra sempre
anima e corpo.
Chianti classico 2006 Monteraponi
Il colore
rubino ancora vivo fa ben sperare. Parte in sordina, quasi spento, pare
voglia dirci di lasciarlo in pace, ma perché mi avete disturbato? Non
insistiamo e lo lasciamo lì in disparte, rispettando il suo umore. Dopo
una bella oretta lo riavviciniamo e sembra rinato, ora si che ha
ritrovato la gioia di esprimersi e con tanto di dettagli e quindi lo
accostiamo volentieri alle lasagne ed all'arrosto che stanno per
arrivare.
Parte con una bella ciliegia con incursioni di ribes, poi
una leggera speziatura di alloro e menta ed in chiusura un tocco di
intrigante cioccolato bianco. Terziari tipo foglie bagnate e cuoio
appena accennati. Beva fresca, succulenta con una trama tannica ormai
integrata.
Kerner 2007 Kofererhof
Ottimo compagno durante la classica pausa formaggi e miele, che anticipa sempre il dolce.
Illumina il bicchiere di un giallo paglierino carico, dorato. Il suo
carattere altoatesino, trapuntato da un insieme sfaccettato e complesso
di erbe aromatiche, presenti anche se non invadenti, assecondate da una
buona sapidità e mineralita', è arrotondato da un lieve ma persistente
miele di acacia che gli dona un ottimo equilibrio. L'importante presenza
alcolica non è fastidiosa ed accompagna bene una beva che non stanca,
predisponendo l'animo alla fase successiva del dessert.
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