I vitigni coltivati sono Primitivo, Aglianico, Negroamaro, Fiano, Greco Maresco, Marchione e Sussumaniello.
Il Fiano da 6-7 giorni di macerazione sulla bucce e 2 mesi circa di fermentazione a basse temperature. Affinamento in acciaio per 5-6 mesi sulle sue fecce fini nobili.
Appare nel bicchiere color oro antico con riflessi aranciati.
La partenza è sfidante con una volatile che permea e condiziona sia l'approccio olfattivo che la bevuta.
Lo scaraffo appoggiando il decanter su un panno ghiacciato ed attendo una mezzoretta.
Ora inizia a muoversi regalando un naso salmastro e floreale tipo gelsomino. Il palato è corrispondente e chiude con una decisa acidità agrumata rinforzata da una volatile ancora avvertibile.
Ma il suo meglio, pur rimanendo un vino semplice, lo dà dopo un'oretta di decanter, quando si scalda. Volatile sparita. Perchè alle note precedenti si aggiungono quelle varietali di pera e terrose affumicate, avvertibili sia al naso che al palato completandolo e bilanciando la chiusura che rimane iodata con una bella ed integrata acidità agrumata dissetante.
Il vino poi non poteva non finire in un bicchiere Gravner sul balcone davanti al mio lago di Como.
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