mercoledì 28 novembre 2018

PALEO 2004 - LE MACCHIOLE BOLGHERI

Paleo 2004 - Le Macchiole Bolgheri - Cabermet Franc

Vino importante,tattile, con una veste rubino scuro quasi cupo ma limpido, fluido nel bicchiere. L'approccio olfattivo sembra assecondare il colore con una ciliegia matura sotto spirito e frutti neri che vengono subito accompagnati da humus,cacao,mallo di noce ed un leggero tocco vegetale, grafite, con tentativi embrionali di note terziarie non ancora svolte. La speziatura  è balsamica e netto l'alloro  ne preannuncia una meritata laurea. Al palato è tattile, di buon corpo, corrispondente e non tradisce le promesse olfattive che ritornano tutte. Vino lungo di buona persistenza chiude asciutto con un tannino morbido e ben integrato.

 #IlSoleNelVino



 

TREBBIANO D'ABRUZZO 2007 EMIDIO PEPE


Trebbiano d'Abruzzo 2007 Emidio Pepe

Entra nel bicchiere viscoso ma fluido , deciso. Limpido. Il colore è di un giallo paglierino dorato quasi antico.
Pur muovendosi da un colore dorato l'unghia rimane carta appena contaminata da un timido accenno ocra.
Ci accoglie come la nonna quando la andiamo a trovare ad ha in forno le mele che stanno caramellando. Poi frutta gialla, pietra focaia, erbe officinali, sapidità e persistenza lo sostengono e ne rendono uno dei sorsi di cui è difficile abbandonare il ricordo.

Incontrato nel momento giusto.

#Ilsolenelvino





CORSO DI SECONDO LIVELLO "SAPER RICONOSCERE"

Il Sole nel Vino, corso di secondo livello "Saper riconoscere" Terza lezione. Trebbiano vs Verdicchio e siamo solo all'inizio. ...
 
#Ilsolenelvino




venerdì 21 settembre 2018

DEVIN 2016

Se lo affronti di petto guardandolo in faccia diretto ed esercitando il pregiudizio dell'olfatto, rischi di subire il suo ego aromatico e speziato e di non riuscire ad andare oltre. Allora devi spostarti e guardarlo di sbieco sorprendendolo, senza rinunciare ad accoglierlo, bevendone un sorso pieno ascoltando l'effetto del contatto fisico.
Solo allora, attraverso una sapidità ed un tocco quasi sulfureo, ti rende partecipe del suo terroir che non custodisce geloso ma che riconsegna al mondo per essere vissuto e trasformato.

Devin 2016, azienda Pivnica Cajkov, Slovacchia.

#ilsolenelvino

sabato 2 giugno 2018

L'ONDA - DEGUSTAZIONE DI VINI TOSCANI

L'ONDA
L'onda del mio lago che va, ritorna, spazza via e che sa essere benevola, mi ha restituito la voglia e l'energia di incontrare alcuni vini toscani del cassetto della memoria.
Ho deciso di condividerli con alcuni amici durante una grigliata vivace e spensierata.
I vini ci hanno restituito la veracita di un luogo nelle sue differenti espressioni ed il ricordo di amicizie di chi li ha creati, generando a loro volta nodi ed intrecci con le esperienze di ognuno di noi. Confermando che esistono due terroir, quello del vino e quello di chi lo assaggia. Grazie a tutti.

Trainante è stato il Bolgheri Superiore 2010 di Mulini di Segalari. Teso, con una ciliegia succosa e croccante ed una chiusura splendida da macchia mediterranea ed entroterra boschivo ma aperto, estivo, proprio come il vigneto che lo genera.





IL VINO CAPOVOLTO di Sandro Sangiorgi

"Il vino non sa di essere colore, odore, sapore"
"Rinnovare lo sguardo, capovolgere il punto di osservazione. ... è ora di concentrarci su di noi e smetterla di voler cambiare il vino. "
Buona lettura a tutti.
Il vino capovolto - La degustazione geosensoriale e altri scritti (Jacky Rigaux e Sandro Sangiorgi)


DUGUESTAZIONE PET-NAT - ANTIPASTO, CIO' DA CUI TUTTO HA INIZIO

L'antipasto, ciò da cui tutto ha inizio.
Cucinare mi piace, mi rilassa, è un momento di convivialità, con gli amici che a turno si prodigano per darmi una mano, la serata diventa una scena di fatto e non solo di senso. I gesti condivisi corroborano il senso dello stare insieme e danno origine ai piatti. Proprio i primi due vini che bagnano questa serata, dissetano e assecondano questo coinvolgimento. Sono vini del fare, per il lavoro in vigna attento e rispettoso della natura, e del lasciar fare prima ai lieviti indigeni, in collaborazione poi con il mosto aggiunto e mai depurato, innescando così una relazione il cui risultato è determinato dal momento in cui chi li incontra decide di assaggiarli.

Vini: Sottofondo, azienda Tunia,
Vulcanica, azienda Pivnika Cajkov
Categoria: Pet-Nat

A noi hanno restituito, il primo, sensazioni di frutta matura, mandorla ed un leggero tocco vegetale, il secondo, pompelmo rosa, mineralita', sapidità.




CORSO DI APPROCCIO AL VINO 2018

CORSO DI APPROCCIO AL VINO TARGATO IL SOLE NEL VINO E SERATA FINALE


Un grande ringraziamento a tutti per la partecipazione attiva ed operosa che ha alimentato tutte le serate.



EPISTENOLOGIA II - Il gusto non è un senso ma un compito


"Il gusto non è un senso ma un compito”,Epistenologia II. (Nicola Perullo).
Libro per chi vuole andare oltre il giudizio, il metodo, la classificazione ed il territorio. Buttando l'anello dell'avaro.
Un vino non va identificato in un gusto, ma il gusto viene ridefinito ogni volta che chi incontra un vino lo assaggia e si fa attraversare da esso cogliendo i nodi che si formano dagli intrecci creati da questa relazione.
“Tutta quest’ansia di localizzare e catalogare gli spazi del vino dentro confini rigidi e prestabiliti nasce dall’errore marchiano di considerare il territorio solamente ad altezza di suolo, un’eredità dell’agrimensura e della proprietà privata del campo. Eppure, la vite non è proprio la verticalità che connette il sottosuolo col cielo, regalandoci poi i frutti di questi legami? Dunque chi mi dice i confini del cielo? Di chi è il sottosuolo? Chi è il proprietario del vento, della pioggia e del sole, coessenziali alla realizzazione del vino? Il territorio non è solo in lunghezza ma in verticale, e questa espansione in altezza, dove l’aria e la terra si richiamano e dunque si corrispondono, impedisce ogni ipostasi: “esprimere le caratteristiche di un territorio” è così tanto un’intenzione insensata che un intercalare banale. Non possiamo sapere in anticipo quali saranno, perché le caratteristiche si fanno ogni volta e dipendono dalla corrispondenza di tante diverse entità, un nodo di linee composto di aria, di luce, di acqua, di pioggia, di suoli, di animali piccoli e grandi, di cose e di umani che vengono e vanno, che giorno per giorno e notte per notte si muovono e producono vita, senza confini definiti e precisi. Prova a mettere i confini e i recinti al cielo e alle nuvole, agli uccelli, all’acqua del mare e dei fiumi, al sole o alla luna!
Eppure non è, tutto questo, essenziale a fare il vino di territorio che solitamente decanti? Il territorio non è dunque un campetto, tantomeno un parchetto: l’esperienza che facciamo col mondo non può essere l’esperienza di una natura chiusa e delimitata, come un parco da preservare.
Il territorio è una domanda, non è la risposta: quando lo si capirà, i bicchieri nei quali si beve tintinneranno a festa esultanti.” (Il gusto non è un senso ma un compito”,Epistenologia II. Nicola Perullo).

PIERRE FRICK - PINOT GRIGIO 2015 ALSAZIA

“Il vino parla. Lo sanno tutti. … Ha un milione di voci. Scioglie la lingua, svela segreti che non avresti mai voluto raccontare, segreti che non sapevi nemmeno di conoscere. Grida, declama, sussurra. … Alchimia dei profani. … Magia quotidiana“. (Joanne Harris - Vino, patate e mele rosse)

Pierre Frick Pinot Grigio 2015 Alsazia 

Sale, zenzero, melograno, ribes e lamponi. La magia va aiutata creando le giuste condizioni affinché funzioni.

JURA - LA CABANE 2013 - PINOT NOIR LES DOLOMIES

Appena arrivati ad Arbois ed accolti da Stephane presso l'enoteca Les Jardin de St Vincent, avvicino questo pinot nero che mi riporta agli odori e alle sensazioni di quando giocavo nell'aia di campagna degli zii e alle volte quando con gli amici vado ancora in montagna tra muschi licheni, lamponi e fragoline di bosco a fare una bella passeggiata. Jura, sono arrivato.

Domaine Les Dolomies La Cabane 2013 - Jura

JURA - LE NEZ DANS LE VERT 2018

Di ritorno dal Jura e qualche consiglio.
Quando entri nel tendone da circo della rassegna "Le nez dans le vert" è buio e la plastica dei tendoni trattiene tutti gli umori. La luce fioca ma penetrante illumina a tratti i produttori, assieme ai loro vini. Lo spettacolo inizia man mano che li incontri e ti accorgi che i veri protagonisti sono Ouile e Voile che come due trapezzisti veleggiano nel tendone del circo con morbide evoluzioni alternate da capriole ossidative. Solo allora ti accorgi di cosa significhi Jura e di quanto qui sia inutile essere un sommelier.
                       

Domaine Les Dolomies - Arge e Lesgrandveux
Domaine Les Bottes Rouge - La Pepe
Domaine Villet - Cepage Chardonnay e Savagnin
Labet - Fleur de Savagnin
Domaine Philippe Chatillon - Le Sage Vagnin e La Grande Chaude


Domaine de Saint Pierre - Les Corvees
- Domain de la tournelle di Pascal Clairet - Fleur de Savagnin



JURA ANTEPRIMA

Dallo Jura al mare. Corrispondenze. Terroir universale.
Il caldo frutto esotico smorzato da irriverenti incursioni minerali, gessose, iodate e saline condite da una acidità agrumata sferzante. Ed è subito mare d'inverno. Spigolosita' Jurassiche


CHATEAU MARGAUX 1991

Il tempo si è fermato di fronte a questo giovincello. Come se gli ultimi 27 anni fossero trascorsi allo slow motion facendoci sentire tutto sommato ancora giovani.
L'aria verde si traforma piano piano in un fume' e alloro quasi balsamico intriganti.
Quando mi raggiunge, il tocco al palato si dimostra giovane, succulento. Chiude con un persistente tannino polveroso. Suggestioni terziare non pervenute.
E mi sento più giovane, nonostante i sandali polverosi nelle orme dei miei ultimi 27 anni.

ECCELLENZA DELLA LANGUEDOC - DOMAINE LA MARELE

Da un luogo vitivinicolo storicamente ai margini della ufficialità e fulcro di esperimenti non poteva che arrivare l'emozione creativa di questo incontro. Finalmente dalla complessa mescolanza dei vitigni tipici della Languedoc dalla struttura ossuta di un vin de garde sotto una veste di frutta rossa estiva ho levato lo sguardo dal vino per osservare me stesso.
Chapeau.
Domaine La Marele 2015 Aoc terrases du larzac



FOCUS SICILIA

Serata dedicata alla Sicilia.
Grazie a tutti per aver contribuito a rendere questo focus veramente creativo e vivace.