Se lo affronti di petto guardandolo in faccia diretto ed esercitando il pregiudizio dell'olfatto, rischi di subire il suo ego aromatico e speziato e di non riuscire ad andare oltre. Allora devi spostarti e guardarlo di sbieco sorprendendolo, senza rinunciare ad accoglierlo, bevendone un sorso pieno ascoltando l'effetto del contatto fisico.
Solo allora, attraverso una sapidità ed un tocco quasi sulfureo, ti rende partecipe del suo terroir che non custodisce geloso ma che riconsegna al mondo per essere vissuto e trasformato.
Devin 2016, azienda Pivnica Cajkov, Slovacchia.
#ilsolenelvino
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