Vitigno coltivato ad Oslavia, al confine con la Slovenia.
A lungo macerato sulle bucce dopo una fermentazione spontanea in anfore georgiane di terracotta interrate, senza il controllo della temperatura. Svinato e torchiato, rimane in anfora per 5 mesi per poi affinare in botti di rovere per 6 anni.
Il vino lo ritroviamo nel bicchiere col suo bellissimo colore ambrato senza aver subito chiarifiche e filtrazioni.
Fin dall'olfatto ne intravediamo la giusta complessità, eleganza ed
intensità, con sensazioni di pesca, albicocca, corteccia, erbe
aromatiche quasi balsamiche che si alternano bel bicchiere. Il palato è
corrispondente, più asciutto di altre annate, con una trama tannica
evidente, chiude lunghissimo riprendendo una ad una le sensazioni
olfattive. Pronto, se atteso ancora può esprimersi oltre.
Esperienza organettica da provare almeno una volta.
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