giovedì 19 dicembre 2019

CONSAPEVOLEZZA - PRIMA LEZIONE CORSO TERZO LIVELLO




Il vino e il tempo. Tecniche comparative e di approccio ai vini d'annata.

- William Fevre Chabils Premier Cru Vaillons 2007
Hei, tu nel 2007 dov'eri? Chi eri? Quanto sei cambiato? mentre nasceva questo vino che dopo 12 anni ha raggiunto una piacevolezza data da un equilibrio compiuto tra le componenti sapide, una acidità che dona freschezza, note minerali e la burrosita' dello Chardonnay. Bello dritto non concede nulla alla frutta gialla apprezzabile in gioventù, anche se tutto ciò che ha da dire te lo dice ora o mai più.

- Poggio di Sotto Rosso di Montalcino 2016
- Poggio di Sotto Rosso di Montalcino 2006
Un confronto generazionale didattico.
2016. La sfrontatezza e gioventù di un sincero sangiovese grosso urlata attraverso le spigolature tanniche e di acidità condite da un frutto rosso quasi dissetante, ci attraversa velocemente con la dinamicità di un giovane atleta in forma. Vino da afferrare al volo.
Il 2006 con 10 anni di esperienza, il cui passo si fa più lento ma sicuro, infonde maturità. È più facile tenergli il passo, ma allo stesso tempo richiede più attenzione perché i suoi contenuti si fanno più complessi ed una speziatura di alloro come fosse un Brunello lo impreziosisce. L'equilibrio di tutte le componenti di un sangiovese grosso è esemplare. Iniziano ad intravedersi alcune rughe di vecchiaia che si scolpiscono in un colore più evoluto e nei terziari di sottobosco e cacao. Da cogliere ora.

- Biondi Santi Brunello di Montalcino 2000
Qui ti devi proprio fermare, avere pazienza ed accompagnare questo vino durante la sua vecchiaia ormai vicino all'apice, complice l'annata.
Vino evoluto, sia nel colore che al naso, ma il tocco palatale è saggio. Ormai le rughe hanno spazzato via il frutto della gioventù lasciando una speziatura residua, ossuta, con una sensazione sul finale di caramella al rabarbaro che mi ricorda le visite che facevo alla nonna quando ero bambino. Anche solo per questa sensazione ne è valsa la pena incontrarlo.

- Chateau de Chambrun Bordeaux 2000
La sensazione è quella di incontrare dopo parecchio tempo una persona in la' con gli anni e riscoprirla ancora con una tempra giovane sia nel fisico che nello spirito.
Bel colore rubino intenso scuro, unghia corta. Tradisce gli anni solo da una leggerissima opacità che inizia a fare capolino e da una iniziale stratificazione del colore.
Naso da frutta nera e goudron. Bocca corrispondente con esaltazione di note di liquirizia e fume'. Un incontro arricchente da lunga conversazione affrontando i temi più disparati. Più trascorri con lui il tempo e più il sorso regala nuove sfumature pur mantenendosi uguale a se stesso. Un vino che nei successivi ulteriori 10 anni regalerà una ancor maggiore complessità.

- Ca' dei Gancia nei Cannubi Barolo 1989
Finiscono i ruggenti anni 80 ed iniziano gli anni 90 quando nasce questo vino. Quante cose sono cambiate noi compresi.
Un Barolo non particolarmente complesso, il cui incontro è stato giusto cogliere ora. La sua espressività consiste nella ossuta caducità di ogni elemento visivo, olfattivo, gustativo. Un vino ermetico, autunnale. Mutuando da Ungaretti, con lui "si sta come d'autunno sugli alberi le foglie". La sensazione di incertezza che si fa largo è quella data dai fiori passi e da un retrogusto di umami, sorretta comunque da una morbidezza alcolica ancora ben presente e da una fresca speziatura di erbe di montagna.

- Pacherof Sylvaner 2007
12 anni e non sentirli. Un bianco d'annata prorompente per alcolicita' elevata ed erbe officinali che ne rinfrescano il sorso. Il tutto sorretto da una buona spalla acida.
Accostato ad un pecorino molto stagionato e miele è come il bacio nella rappresentazione di Gustav Klimt.

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