giovedì 14 novembre 2013

WEEK-END IN LUNIGIANA (PRIMA TAPPA)



Questo week end nasce dalla cusriosità ed interesse da parte mia e di Marco, suscitatici dall'azienda agricola Naturalmente Lunigiana tempo fa, presso l'evento Semplicemente Uva svoltosi a Milano.
Finalmente siamo riusciti a coinvolgere altri appassionati e ad organizzare questo week-end che ci ha fatto scoprire il fascino di altri tempi di una terra orgogliosa della propria storia e desiderosa di rivendicare le proprie origini, ancorchè povere ma di una semplicità autentica.
La Lunigiana, racchiusa tra le alpi Apuane, gli Appennini e la costa ligure, svela le proprie origini medioevali attraverso il dislocarsi di castelli e antichi borghi, lungo la valle del  Magra. Purtroppo la maggior parte dei castelli è in rovina. Interessante il castello di Fosdinovo.
 
A proposito di castelli, il nostro week inizia presso l' AgriturismoCastel del Piano a Licciana Nardi. 

Qui Sabina ed Andrea, con il coraggio e la passione delle persone vere, hanno ripristinato e rivalutato un vecchio castello medioevale dei Malaspina risalente al 500, restaurandone l'antico splendore e rendendolo fruibile attraverso la realizzazione di questo bel agriturismo. L'atmosfera che si respira è quella medioevale, partendo dalla fedele ristrutturazione del castello, la cantina ed attraverso le stanze, la saletta per la colazione e la sala da pranzo recuperata in perfetto stile cinquecentesco.

Non poteva esserci inizio migliore. Avvolti in questa atmosfera e coccolati dalla pasione per la loro terra, Sabina ed Andrea ci hanno fatto sentire subito a nostro agio.

La Lunigiana è anche terra di produzione agricola che spazia dal vino, al pane, attraverso i formaggi ed i salumi, per la realizzazione di prodotti tipici quali i testaroli, i panigacci, la spalla cotta, il filetto di maiale, la torta d'erbi,  le denominazioni vinicole : IGT Val di Magra e la DOC Colli di Luni. ...

Trascinati dalla passione per il vino ed il proprio lavoro, ci facciamo coinvolgere da Andrea che ci porta in visita presso i propri vigneti illustrandoci con passione e competenza la propria filosofia di conduzione del vigneto ed il proprio prodotto.
Il valore principale che permea la conduzione dei 3 ettari di vigneto e 1 ettaro di uliveto, impreziositi dal contorno boschivo e dal torrente, è quello di preservare il patrimonio delle conoscenze storiche e delle varietà autoctone attraverso l'intelligenza e la sensibilità moderne dell'applicazione dei principi della ecosostenibilità e dell'emissione zero di anidride carbonica. La cantina è dotata di pannelli fotovoltaici e di una caldaia per la conversione in calore del materiale combustibile di risulta che la natura restituisce.
La coltivazione dei vigneti e degli ulivi in Lunigiana risale fin dal Medioevo e le varietà dei vitigni preservate da Andrea sono la Pollera, la Durella, il Vermentino nero, la Marinella, ... con incursioni di allevamenti di Chardonnay, Merlot e soprattutto Pinot nero, vitigno per il quale Andrea ha un debole.
Il terreno è un antico deposito alluvionale, ricco di sabbia, ciotoli, minerali e limo, nel quale le viti sono stimolate ad andare in profondità. Il microclima è mediterraneo con una leggera influenza marina. Presenta una interessante escursione termica e la valle è accarezzata da una ventilazione apprezzabile. Queste ultime due caratteristiche, unite alla passione per il Pinot nero, hanno convinto Andrea per un allevamento a Guyot a densità di impianto di circa 8500 ceppi/ettaro con una produzione inferiore di 1 kg per vite, per tutte le varietà.
La conduzione in vigna è la meno invasiva possibile, inerbimento senza l'utilizzo di diserbanti. Compost, con una lotta  limitata all'utilizzo dello zolfo. Solforosa nei vini non oltre i 40 mg/l. L'approccio è quello di andare oltre il biologico.
Dopo una accurata vendemmia manuale le uve vengono ammostate suddivise per tipologia e si lascia che sia il lievito indigeno presente sulle bucce a far partire la fermentazione.
Le vaietà autoctone vengono affinate in acciaio, mentre lo Chardonnay (anche se solo in parte), il Merlot ed il Pinot nero, affrontano un affinamento fino ad 12 mesi in barrique francesi  di rovere.
Accolti nella sala da pranzo cinquecentesca, di fianco al maestoso camino, affrontiamo la degustazione dei vini accompagnata da un buffet freddo di formaggi e salumi tipici.
Durlindana 2012
Il primo vino che affrontiamo proviene dal vitigno autoctono a bacca rossa Pollera, che Andrea ha deciso di vinificare in bianco e in rosato e che in futuro vorrebbe spumantizzare.
Per il rosato, dopo la pressatura soffice e 5 ore di macerazione a contatto con le bucce, avviene la fermentazione in acciaio a temperatura controllata per poi rimanere sui lieviti per 8 mesi e finire l'affinamento in bottiglia per altri 3.
Il vestito è da vino rosso con un colore che si scarica man mano, passando da petalo di rosa rossa al rosa chiaro dell'unghia.
Attraverso un naso restio, vinoso, con un alcol etereo che tende a sordinare i fruttini, si compie al palato. Corrispondente, fresco, sapido con i fruttini più in evidenza ed una impalcatura tannica vellutata.
Pianpiano 2009
Vino composto da tutti e tre i vitigni a bacca bianca coltivati. Chardonnay, Pinot grigio e Durella.
Qui una parte dello Chardonnay passa in barrique, il resto fa acciaio. Rimane sui lieviti per 12 mesi per poi completare il percorso in bottiglia per altri 6.
Caratterizzato da un bel giallo paglierino pieno fasciato da un aurea dorata e chiuso da un unghia chiara corta, sbuffa subito un afflato netto di Chardonnay in barrique, frutta tropicale e tabacco, rincorso da una speziatura aromatica floreale. Il palato è coerente, morbido, caratterizzato da una alcolicità glicolica, rinfrescato da note sapide e da una acidità agrumata.
Vino leggibile, a tratti complesso, un pò troppo segnato dal legno ma ben contrastato dalla aromaticità, freschezza e sapidità della Durella.
Pepe Nero 2011
Pochissimi in Lunigiana producono il Vermentino Nero in purezza.
Solo acciaio, 10/15 giorni di macerazione, 12 mesi di affinamento distribuiti tra acciaio e bottiglia.
Colore violaceo intenso ben stratificato verso un' unghia più chiara. Naso con alcol etereo, frutti rossi e leggera nota speziata di pepe. Palato non proprio corrispondente, dove al frutto sul finale si aggancia una nota amaricante. Esprime bene il proprio varietale anche se in modo un pò slegato. Interessante potenziale.
Groppolungo 2009
In questo vino ogni anno vengono utilizzate le varietà a bacca rossa che meglio si addicono all'annata e per la 2009, annata piena, sono state utilizzate le seguenti: Canaiolo, Syrah, Pollera, Marinella.
Rubino intenso, unghia corta. L'annata intensa e abbastanza calda si sente, portando il filo dei piccoli frutti rossi, senza snaturarlo, ad inspessirsi fornendo una sensazione calda e di concentrazione sia al naso che al palato. Sanguigno, pieno, leggermente speziato, sapido, con incursioni balsamiche, chiude con una nota amaricante. Meno leggibile degli altri ma più equilibrato.  Ben fatto.

TO BE CONTINUED ...


1 commento:

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