Lo
jura è una zona vitivinicola adiacente alla Borgogna che si estende per
80 chilometri da nord a sud e per 6 chilometri da est e ovest ad una
altitudine tra i 300 e 500 metri. I terreni sono per lo più calcarei. Lo
Jura è l'anima contadina della Borgogna. Lo
spettacolo inizia man mano che incontri i vini e ti accorgi che i veri
protagonisti sono Ouile e Voile che come due trapezzisti veleggiano nel
tendone di un circo con evoluzioni alternate da capriole volatili e
ossidative. Solo allora ti accorgi di cosa significhi Jura e di quanto
qui sia inutile essere un rigoroso sommelier.
Il Domaine de Saint-Pierre ha il volto di Fabrice Dodane, viticoltore discepolo di Overnoy.
Ha
acquistato i 7 ettari di vigneti nel 2002 coltivando 5 varietà ed ha
compiuto la conversione biodinamica nel 2008. Sull'intera gamma non
aggiunge solfiti dal 2016.
Oggi a pranzo mi faccio accompagnare dal suo Pinot Nero e Ploussard 2016 Les Corvèes. 12 vol.
Il
colore è un rubino scarico, pulito ed ancora luminoso sebbene si
intravedano i segni del tempo attraverso un'unghia corta leggermente
aranciata.
Appena
prelevato dalla cantina ed aperto si propone rustico con un naso a
tratti stallatico. Lasciandogli una mezzoretta di tempo si pulisce.
Il
vino risulta semplice, fresco, sapido, all'insegna di frutti rossi di
bosco ed una bella ciliegia appena matura. Durante la beva, che si
rivela compulsiva, viene arricchito sia al naso che al palato da una
leggera sensazione di grafite e fumè che ne aumenta la complessità.
Chiude con una intrigante succulenza.
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