L' Azienda agricola Ruppert-Leroy risiede all'estremo sud-est della
Champage presso il piccolo villaggio di Essoyes, a soli 10 chilometri
dal confine verso la Côte d’Or.
La fondazione risale al 1970 con
Gerard Ruppert, laureato in filosofia ed amante del proprio territorio.
Ruppert inizia con mezzo ettaro di vigne condotte in regime bio
ancora quando quasi tutti nella Champagne gestivano le vigne con
prodotti chimici dando poca importanza alla qualità del frutto.
Quando Ruppert lascia la conduzione della vigna alla figlia Benedicte le
uve non vengono più vendute a vantaggio della produzione propria di
champagne.
Quattro anni fa, dopo aver parlato con Pierre Paillard,
avuto l'opportunità di incontrare Overnoy ed avuto come mentore Bertrand
Gautherot di Vouette et Sorbée, Gerard e Benedicte passano alla
conduzione in vigna in regime biodinamico, niente chimica, lunghe
fermentazioni e pochissima solforosa aggiunta.
Senza sottovalutare
il sorprendente 11,12,13 Brut Nature ottimo champagne per qualità/prezzo
e lo sbalorditivo, imperdibile rosè Des Cogneaux de saigneè,
l'espressione del terreno gessoso la troviamo nei seguenti Brut Nature:
- Fosse-Grely classico blend Pinot Noir/Chardonnay vinificato in
acciaio. Floreale, quasi balsamico, molto minerale, bilanciato in
ampiezza dal frutto del Pinot Noir, ma con uno strappo minerale, dritto e
salino di uno chardonnay che ricorda Chablis.
Dallo stesso cru c'è anche la Cuveè Papillon, 100% Pinot Noir. Cremosa, imponente, larga di gran struttura.
- Des Cognaux, viene da un cru 100% Pinot Noir, di marna grigia,
gessosa. La fermentazione ed affinamento avvengono in barrique.
Champagne imponente, la mineralità si sposa bene con la ricchezza del
frutto simile alla nespola. Fragrante ed avvolgente. Arricchito da
incursioni floreali, di salvia ed erba medica.
- Martin-Fontaine,
100% chardonnay. Stesso metodo di vinificazione. Immediato, gradevole,
ma anche profondo e stratificato. La sensazione fresca ed agrumata è
accompagnata da frutta gialla ed una texture cremosa. La verve di
mineralità è chiusa da una sensazione di cedro quasi affumicata. Chiude
con una nota sapida.
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